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Remix OS: il super Tablet
ottobre 2015 ↓ scarica pdf archivio >>

Corriere.it - 29 settembre 2015

Articolo e Fotogallery di Corriere.it

E’ in arrivo Remix OS. Il nuovo sistema operativo per dispositivi mobili. La novità? E’ per metà Android e metà Windows, ma racchiude in sé il meglio dei due. Arriva dalla Cina, da Jide Technology di Pechino. Azienda fondata nel 2014 da tre ex-Googlers fuoriusciti da Mountain View per sviluppare il progetto. Sono Jeremy Chan, Ben Zhan e David Ko, super-specialisti informatici. Non soddisfatti dalle prestazioni del «robottino verde», hanno raccolto su Kickstarter 1,6 milioni di dollari di finanziamento. Così in meno di un anno Remix OS ha visto la luce. In Cina sono già in vendita due tablet con a bordo il nuovo OS. Il modello Teclast X98 da 9,7 pollici e Cube i7 Remix da 11,6 pollici. Limitati però per il mercato europeo. Perché sono disponibili solo in lingua cinese e inglese e non è prevista connessione 3G, ma soprattutto si acquistano online senza garanzia.

DA PECHINO A MILANO, IL VIAGGIO ITALIANO DI REMIX OS
La buona notizia è che Remix OS è ora disponibile in Italia. Merito di Fabio Rifici numero uno di Microtech. Una piccola azienda informatica di Buccinasco, nell’interland milanese. Ha lavorato in Cina a fianco dei tre ragazzi che gli hanno fiducia. Ma soprattutto quando ad aprile 2015 è rientrato a Milano aveva in tasca l’accordo esclusivo per localizzare Remix OS in lingua italiana. Non solo. E’ il primo partner europeo di Jide. «Abbiamo lavorato sodo tre mesi, per riscrivere le 18536 righe di codice. Non si è trattato della semplice traduzione dal cinese e inglese, bensì il rifacimento completo dell’intero software». Dopo la versione beta, adesso è installato su e.tab. Corriere.it si è già occupato di questo tablet made in Italy, con il servizio di Vincenzo Scagliarini. Un due in uno da 9,7 pollici «ipad like» con a bordo Android 5 e Windows 10. A gestirli il potente processore Intel Atom Quad Core 64 bit con sistema Soc (System on chip) da 2.16 GHz. Lo stesso e.tab adesso installa Remix OS. E Corriere.it lo ha testato in anteprima esclusiva. Ecco le impressioni.

LA PROVA E LE NOVITÀ, TASKBAR E FINESTRE
All’accensione la prima sorpresa. Quando si sceglie la lingua sullo schermo ne compaiono solo tre: «cinese inglese e italiano». Questa volta saranno gli altri paesi ad accodarsi a noi. La schermata iniziale mette il luce nella riga in basso la nuova Taskbar. Ricorda Windows, migliorato però con il trasferimento diretto delle app in esecuzione. Basta poi riprenderle e portarle sul desktop per chiuderle all’istante. «Remix OS nasce per il multitasking – spiega il 37enne Rifici, messinese d’origine e milanese d’adozione - le app si visualizzano anche a finestra sul desktop». Nelle prove siamo arrivati ad aprirne dieci senza perdita di prestazioni. Per chiuderle con una sola mossa, risparmiando risorse e memoria, è previsto nell’angolo destro il tasto “Menu bar”. Basta cliccare e le applicazioni si minimizzano, lasciando il desktop pulito. Un «miracolo hitech» non possibile negli altri OS. Apple incluso.

MOUSE E TASTIERA, CON I COMANDI SCORCIATOIA
La tastiera non è una novità per i tablet. Ma SmartKeyboard (45 euro) di e.tab ha una mossa in più. Perchè abbinata a Remix OS attiva le combinazione Ctrl+C (copia) Ctrl+V (incolla) etc, abilitando le scorciatoie di Win10. Comodo per elaborare testi, gestire tabelle di calcolo e presentazioni con Office. Decisamente apprezzata la possibilità di lavorare col mouse, come nel Pc. Durante le prove abbiamo inserito sia un tradizionale «topolino» con filo, connesso alla porta micro-Usb. Sia uno Bluetooth. Ebbene il software li abilita al primo colpo, senza necessità di riavvio. Lo stesso dicasi per le memorie esterne Usb, subito riconosciute dal File Manager, altra novità di Remix OS. Così l’utente può lavorare con le cartelle come sul computer. Operazioni negata dal «robottino verde».

IL TABLET DIVENTA TELEFONO PER CHIAMATE E SMS
e.tab prevede l’inserimento di una Sim. Così si trasforma in smartphone 3G. Viste le dimensioni non certo da tenere in tasca al posto del telefonino, utile però per lavorare in mobilità. E fare telefonate in multitasking, con tutte le app aperte sullo schermo. Oltre alle chiamate Remix OS consente di spedire e ricevere Sms. Nessun problema per rubrica, contatti e appuntamenti, già importanti dall’account Google. Abbiamo anche testato Skype sia in modalità vocale, sia attivando la videocamera frontale da 2 megapixel. La possibilità di Remix OS di comunicare e aprire finestre risulta vincente per condividere documenti in tempo reale.

SEMAFORO VERDE, MA IL PREZZO SAREBBE DA RITOCCARE
Alla fine delle prove emerge che Remix OS ha le carte in regola per imporsi in futuro come valida alternativa ad Android, Win10 e iOS. Il semaforo è verde. L’hardware risulta solido e testato, la durata delle robuste batterie da 8000 mAh garantisce oltre 9 ore di funzionamento. Il display Retina gestisce la visione di foto e filmati in super Hd. Stupisce la velocità delle operazioni di trascinamento drag and drop delle finestre. Allora che cosa si può migliorare nella versione italiana di Microtech? Primo. Remix OS, smanettoni esclusi, è sconosciuto al pubblico. Dunque va messo sul mercato con un tutorial che ne spieghi uso e vantaggi. Secondo il prezzo. Non guasterebbe un ritocco dei 323 euro di acquisto. Eccessivi per un 9,7 pollici, anche se le prestazioni sono da turbo-tablet.

twitter @utorelli






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